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 Ducato di Milano - Codice Militare

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Runaym

Runaym


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MessaggioTitolo: Ducato di Milano - Codice Militare   Ducato di Milano - Codice Militare EmptyVen Gen 21, 2011 5:09 pm

Citazione :
III) CODICE MILITARE



Citazione :
(Libro primo) REGOLE GENERALI


II,I,1 Stato di guerra - Stato di emergenza e relativa LEGGE MARZIALE

La legge Marziale nel ducato di Milano è prevista in caso di guerra o per eventi straordinari che provocano un emergenza la materia è regolata secondo le seguenti norme.

Art.1 - ATTUAZIONE - L’attuazione della Legge Marziale è una misura eccezionale che viene utilizzata esclusivamente qualora vi siano condizioni in grado di destabilizzare la corretta amministrazione del Ducato di Milano, in particolare in caso di Dichiarazione di Guerra, Stato di Guerra o Stato di Emergenza.

Art.2 - DICHIARAZIONE GUERRA - Il Ducato di Milano potrà dichiarare guerra a un altro stato con voto di maggioranza del Consiglio e con l’assenso del Duca.

Art.3 - STATO DI GUERRA - Il Ducato di Milano potrà dichiarare lo Stato di guerra in tutto il ducato o solo in alcune città, nel caso di attacchi di potenze straniere nemiche o armate fuori dal controllo del Ducato. Per entrare in stato di guerra basterà il solo assenso del Duca, trattandosi di situazione critica.

Art.4 - STATO DI EMERGENZA - Il Ducato di Milano potrà dichiarare una città in Stato di emergenza, nel caso di epidemie, assalti di briganti organizzati o in tutti gli altri casi in cui riterrà che un municipio sia in una situazione di grave pericolo. Lo stato di emergenza si dichiara con voto di maggioranza del Consiglio e con l’assenso del Duca.

Art.5 - LEGGE MARZIALE - Con l’entrata in vigore della Legge Marziale, lo Stato Maggiore dell’Esercito può emettere tutte le ordinanze che crede necessarie al fine di risolvere la situazione e potranno essere estese a tutto il territorio del Ducato o solo ad una parte di esso a seconda dei casi. Le ordinanze potranno essere emesse immediatamente previa comunicazione al Duca che può ritirarle in qualsiasi momento.

Art.6 - I VIAGGI - La legge Marziale permette allo Stato Maggiore di bloccare tutta o parte della viabilità del ducato.
Potranno essere bloccati parzialmente o totalmente i nodi stradali.
In caso di blocco Totale, l’Esercito ucciderà chiunque provi a passare per una strada presidiata.
In caso di blocco Parziale, l’Esercito controllerà i nodi e solo chi ha il lasciapassare potrà transitare.
Il lasciapassare potrà essere dato dal Duca, o dallo Stato Maggiore e potrà essere richiesto dai cittadini comunicando motivo del viaggio e tragitto da intraprendere al Maresciallo di zona, il quale, a sua volta, inoltrerà la richiesta allo Stato Maggiore oppure potrà recarsi al Cortile del Castello del Ducato e presentare personalmente la richiesta, il tutto con un certo anticipo. La comunicazione ai cittadini per il blocco sarà fatta nei municipi e nella taverna del ducato, inoltre il blocco sarà comunicato agli stati confinanti.
Qualsiasi viaggiatore o mercante straniero che entri nel territorio del Ducato interessato al blocco, deve segnalarne l’intenzione con motivo del viaggio e tragitto da intraprendere, tramite ambasciata per richiedere il lasciapassare. In mancanza di tale autorizzazione, i viandanti che verranno sorpresi a viaggiare verranno processati per Disturbo dell’Ordine pubblico.

Art. 7 - LE REGOLE PER LA CITTADINANZA - Tutti i cittadini dovranno obbedire alle Autorità ducali, agli ufficiali e sottoufficiali dell’Esercito. Ogni tipo di rifiuto o inadempienza dei doveri verrà considerata come Tradimento o Alto Tradimento verso il Ducato. Eventuali soprusi da parte dei militari potranno essere comunicati ai viceprefetti che comunicheranno l’avvenimento in Camera prefettizia, il Prefetto informerà il Duca e lo Stato Maggiore.

Art. 8 - I CRIMINI - Le condanne per i reati commessi durante il periodo di vigore della Legge Marziale, avranno come aggravante la condanna per Tradimento o Alto Tradimento.




III,I,2 Costituzione e presenza eserciti sul territorio del ducato

Non è ammessa la presenza di eserciti su suolo del Ducato di Milano senza l'autorizzazione del Duca, la materia viene trattata nel seguente modo:

- Chi vorrà costituire un esercito sul territorio del ducato di Milano dovrà prima chiedere l'autorizzazione Ducale, mandando un messaggio al capitano con le motivazioni per cui intende costituire l'esercito, Il capitano porrà la questione in consiglio.

- Eserciti stranieri che vorranno entrare nel ducato, dovranno prima chiedere l'autorizzazione ducale tramite le ambasciate, specificando il loro percorso e le ragioni per cui vogliono entrare nel territorio del ducato, inoltre l'autorizzazione al passaggio nel Ducato di Milano non permette di fare nessun tipo di azione difensiva o offensiva per le quali occorre richiedere un ulteriore del Duca contattando l'ambasciata o il capitano se ci si trova già sul suolo Milanese.

- Le note nei trattati, con paesi stranieri o con ordini cavallereschi, che permettono il passaggio dei loro eserciti o la costituzione di eserciti nel Ducato di Milano restano validi.

- I permessi verranno chiesti in consiglio il duca dopo aver ascoltato e discusso con i consiglieri deciderà autonomamente se dare le autorizzazioni

- i viceprefetti avvertiranno lo stato maggiore dell'esercito nel caso vedano la costituzione di un esercito nel municipio che controllano, se lo stato maggiore avviserà che manca l'autorizzazione, il viceprefetto farà immediata denuncia chiedendo l'immediata apertura del processo prima che la fase di costituzione sia completata.
Il reato imputabile considerata la sua gravità sarà Alto tradimento

- Eventuali eserciti stranieri che entreranno nel territorio ducale senza permesso, saranno considerati nemici e gestiti dallo stato maggiore dell'esercito ducale




III,1,3 Sui gruppi armati

Nel ducato si possono liberamente formare gruppi armati e reggimenti e solo in casi speciali il Prefetto può eventualmente chiedere lo scioglimento degli stessi.

Il Prefetto può, a suo insindacabile giudizio, ordinare lo scioglimento di qualsiasi gruppo armato se ritiene che esso rappresenti un pericolo per la sicurezza.
Il gruppo DEVE eseguire quest'ordine non appena ne abbia la possibilità (farà fede l'ora di ultima connessione del capogruppo).
Il Prefetto può anche, sempre a suo insindacabile giudizio, ordinare di non creare nessun gruppo armato per un tempo di 72 ore attorno ad una città, se non autorizzato direttamente da lui.
I componenti dei gruppi saranno di fatto considerati nemici del ducato se non rispetteranno l'ordine.





Citazione :
Carta dell’Esercito del Ducato di Milano


I. Tratti generali dell’Esercito


Articolo 1-1
Ogni militare è sottoposto al codice marziale seguente.

Articolo 1-2
Ogni legge della presente Carta sostiene il potere unico dello Stato Maggiore attivo.

Articolo 1-3
Lo Stato Maggiore è composto dal Duca, dal Capitano, dal Sergente e dai Marescialli del Ducato.

Articolo 1-4
In caso di guerra, il Capitano decreta la mobilitazione su ordine del Duca, cioè l’obbligo per ogni soldato di mobilitarsi per l’Esercito Ducale. Gli ordini e l’amministrazione saranno assicurati dallo Stato Maggiore.

Articolo 1-5
In caso di guerra o di manovra militare preventivamente dichiarata, il Duca può accordare delle deroghe alla legge per i militari. Le leggi in questione dovranno essere individuate e questa deroga dovrà essere resa pubblica prima dell’entrata in vigore.


II. La composizione dell’Esercito


Lo Stato Maggiore

Il Duca: Capo di Stato Maggiore, Comandante delle armate. Egli è colui che decide la politica diplomatica e militare da adottare.
Egli può in ogni momento decidere di revocare, degradare o promuovere qualsiasi militare. Egli può delegare il suo potere decisionale al Capitano.

Il Capitano: Egli è il braccio armato del Ducato ed è il tramite tra il Duca e l’esercito. Egli è il comandante dell'Esercito e può revocare d'iniziativa qualsiasi membro dello stesso, eccezion fatta per i Marescialli del Ducato per i quali è necessaria l’approvazione del Duca e del Sergente. Egli è un membro del Consiglio.

Il Sergente: egli gestisce la logistica dell’Esercito, si cura dell’ingresso e della selezione di coloro che vogliono entrare a farne parte e si occupa dell’approvvigionamento delle truppe dal momento della loro mobilitazione. E’ il moderatore di quella parte del forum dedicata all’Esercito del Ducato di Milano. Egli è un membro del Consiglio.

I Marescialli del Ducato: sono 3 e restano in carica due mesi. Sono nominati dal Duca e devono essere eletti o riconfermati da una votazione a maggioranza semplice eseguita tra i membri del Cavalierato, il Sergente, il Capitano ed il Duca. La votazione avviene a distanza di un mese dalle elezioni del Ducato, in questa votazione il voto del Duca vale doppio. I Marescialli sono necessariamente nominati tra i membri del Cavalierato.
I Marescialli del Ducato guidano le formazioni militari durante le missioni militari. Essi sono il tramite tra Stato Maggiore e il resto dell’esercito e sono responsabili della gestione e del coordinamento della propria formazione e degli uomini che vi sono inquadrati. I Marescialli del Ducato riuniti in consiglio, formano un organo di controllo e coordinamento, detto “Assemblea aulica del Cavalierato”.
Nel caso in cui un Maresciallo del Ducato non sia in grado di adempiere al proprio dovere, oppure nel caso dimissioni o di revoca motivata dell’incarico, il Capitano può nominare un Maresciallo del Ducato pro tempore come sostituto fino allo scadere dei due mesi.

Cavalieri Comandanti: vengono nominati dallo Stato Maggiore in caso di mobilitazione dell’Esercito tra i membri del Cavalierato e restano in carica per la durata della mobilitazione. Il loro compito è di comando dei Battaglioni o dei Contingenti qualora fosse necessario.


Altre figure dell'Esercito

Araldo: è la voce dell'esercito ai cittadini delle varie città, e svolge il compito di spiegare cosa è l'Esercito e le sue funzioni rispondendo alle possibili domande che gli vengono fatte, narrare le "imprese" compiute dai nostri valorosi soldati e nel frattempo cercare di interessare all'arruolamento potenziali nuove reclute. Svolge le sue mansioni nelle "Tende di Arruolamento" presenti nelle varie città. Segue inoltre i battaglioni nelle missioni di guerra come cronista. Possono esserci diversi Araldi dislocati nelle città del Ducato.

Archivista: ha il compito di raccogliere e archiviare nell'apposito spazio al Castello del Ducato tutti i rapporti di missioni e paghe, avvistamenti sospetti e nomi, mobilitazioni e spostamenti di soldati che avvengono nel Ducato e che interessano l'Esercito.

Cappellano Militare: è un prete-soldato che segue l'Esercito negli spostamenti campali e si incarica delle mansioni strettamente ecclesiastiche come celebrare messa oppure benedire gli uomini prima della battaglia, confortare i feriti e dare l'estrema unzione ai caduti.

Furiere: vedere Fureria


Assemblea Aulica del Cavalierato
E’ un organo dell’esercito composto dai Marescialli del Ducato in carica. E’ posto a tutela dell’operato dell’esercito durante l’eventuale sostituzione di Capitano e Sergente dovuta alle Elezioni Ducali, in modo da garantire la continuità organizzativa e logistica di operazioni militari. Inoltre è fatto dovere ai membri dell'Assemblea aulica del Cavalierato di segnalare al Duca eventuali inadempienze da parte del Capitano e/o del Sergente.

I Battaglioni
Sono formati dai militari (sia membri del Cavalierato che Truppa) che risiedono nelle città di competenza di ciascun Battaglione. A capo dei Battaglioni vi è il militare più alto in grado residente nella città base dello stesso e ha l’incarico di coordinarne e di amministrarne gli effettivi. In caso di mobilitazione lo Stato Maggiore può assegnare ad ogni Battaglione un Cavaliere Comandante per il coordinamento delle operazioni militari.
I Battaglioni prendono nome dalle città del Ducato.

I Contingenti
I Contingenti sono formati dai Battaglioni. A capo di ogni Contingente vi è un membro del Cavalierato, un Maresciallo del Ducato o un Cavaliere Comandante, che ha l’incarico di coordinare e di amministrare le truppe dei diversi Battaglioni che lo compongono.
I contingenti nel Ducato di Milano sono tre:

Contingente Lombardo: destinato al controllo e alla difesa delle città centrali del Ducato nonché del confine occidentale, composto dai Battaglioni di Pavia, Lodi, e Alessandria.

Contingente Alpino: destinato al controllo e alla difesa dei confini settentrionali ed occidentali del Ducato, composto dai Battaglioni di Como, di Milano e di Novara.

Contingente Emiliano: destinato al controllo e alla difesa delle città emiliane e alla difesa del confine orientale del Ducato, composto dai battaglioni di Piacenza, Parma e Fornovo.


Il Cavalierato

I membri del Cavalierato costituiscono l’élite dell’Esercito del Ducato di Milano. I Marescialli e i comandanti dei Contingenti sono scelti tra di loro e generalmente comandano le unità operative in caso di mobilitazione.
Per diventare membro del Cavalierato, un Armigero Maggiore deve essere proposto dal Capitano o dal comandante del suo Reggimento e la decisione viene presa tramite voto dello Stato Maggiore.
Viene limitato il numero di membri del cavalierato in funzione del numero di soldati del Contingente di uno ogni quattro soldati e la nomina deve avvenire almeno dopo un mese dalla nomina ad Armigero Maggiore, tempo durante il quale deve dimostrare le proprie capacità. Ogni Cavaliere deve possedere le proprie armi da portare in battaglia. Un Armigero Maggiore deve quindi possedere manico, spada e scudo di proprietà, prima di poter chiedere avanzamento di grado.
Al momento della nomina a membro del Cavalierato, il candidato deve rinnovare il Giuramento di Lealtà.
I gradi del Cavalierato sono:

Dragone: dai 201 Punti Forza in su

Cavaliere: dai 151 ai 200 Punti Forza

Il passaggio di grado all’interno del Cavalierato avviene quando vengono raggiunti i valori limite di PF e vi sia conferma di promozione da parte del Capitano o del Duca.
Sono considerati membri del Cavalierato anche quei Nobili (sia In Game che GdR) che sono ammessi nell’Esercito e che pronunciano il Giuramento di Lealtà e il Giuramento del Segreto.
Essi portano il grado di Cavaliere fino ai 200 Punti Forza, oltre seguono la normale gerarchia dei membri del Cavalierato. Questi "Cavalieri nobili" non possono però tenere il comando di truppe o missioni qualora sia disponibile un "Cavaliere di merito" con più esperienza il quale ne ha più diritto avendo scalato i gradi fino al cavalierato e non essendosi imposto per nobiltà.


La Truppa

La Truppa costituisce la gran parte dell’Esercito del Ducato di Milano.
I gradi della truppa sono:

Armigero Maggiore: viene scelto tra gli Armigeri e vi è il limite di uno per Battaglione. In caso di mobilitazione può fungere da tramite tra il vertice del Reggimento e il proprio Battaglione.

Armigero: dai 100 Punti Forza in su

Fante: dai 50 ai 99 Punti Forza

Scudiero: fino ai 49 Punti Forza

Il passaggio di grado all’interno della Truppa fino al grado di Armigero può avvenire in modo automatico una volta raggiunti i Punti Forza necessari o per merito tramite decisione del comandante del Battaglione di appartenenza o del Capitano o del Duca.


Ausiliari Volontari

In casi di emergenza, qualora una città si trovasse sguarnita o con un numero di soldati insufficienti a contrastare una minaccia impellente e sia impossibile far raggiungere rinforzi dalle città vicine, è possibile per il comandante di un gruppo armato dell'Esercito (Capitano di Brigata) accettare l'ammissione momentanea e volontaria di cittadini della città che non fanno parte dell'esercito per contrastare la minaccia. Questi cittadini prendono così il nome di Ausiliari Volontari.
Il Capitano di Brigata deve pertanto informare un membro dello Stato Maggiore dell'Esercito spiegando le motivazioni che lo inducono a ricorrere a queste forze esterne.
L'ausiliario puo' essere un qualunque cittadino non di livello zero. Non è prevista nessuna paga se non contributi speciali a discrezione dello Sceriffo. Non sono considerati Ausiliari coloro che svolgono il servizio di difesa della città in Gruppi Armati non comandati da un membro dell'Esercito.
Nell'Archivio del Castello verrà stesa una lista di tutti coloro che si rendono disponibili come Volontari da tenere come riserve nelle città.


Guardia Ducale

Corpo d’élite del Ducato, sotto il controllo diretto del Capitano, ha un rappresentante in ogni città e due rappresentanti nella Capitale Milano, per un totale di dieci membri massimi.
La sua funzione principale è la difesa delle istituzioni ducali e del Principe.
Un cavaliere viene nominato Dragone Ducale tramite decisione congiunta del Duca, del Capitano e del Sergente.
Un Dragone Ducale deve possedere i seguenti requisiti:

Deve possedere almeno 235 Punti Forza
Deve essere membro del cavalierato da almeno 3 mesi
Deve essere in grado di fornire punti esercito
Deve inoltre dimostrare una certa esperienza avendo compiuto almeno un paio di missioni per conto dell’Esercito ed esserne membro da almeno sei mesi.

Il Dragone Ducale percepisce una paga di 23 ducati o 16 ducati + 2 punti fame


Fureria

Il Furiere è una figura importante dell'Esercito che si occupa di gestire le scorte e approvigionare i militari mobilitati durante le operazioni di guerra. Il ruolo viene ricoperto da militari che sono in grado di operare sul mercato con una certa facilità quindi buon carisma, tempo da dedicare ed esperienza. E' suo compito comunicare ciò che serve all'esercito mobilitato, come equipaggiamento e cassa, al Ducato che dovrà procurare le merci e il denaro.
Durante le missioni di guerra, e quindi con l'uso dell'esercito vero e proprio creato IG, le merci vengono passate dal Sergente nell'inventario dell'esercito e il Furiere, su concessione del Capitano, dovrà gestire tale inventario.
Durante le missioni "secondarie" di scorta o difesa al potere, il Furiere riceve le merci tramite mandati o collaborando con il TM/Sindaco della città in cui si opera e dovrà poi distribuirle ai soldati.

Sta alla Fureria, con a capo il Sergente, monitorare il numero di soldati attivi in modo da avere un elenco delle risorse sempre pronto da destinare all'Esercito in caso di immediata mobilitazione, cosi che il TM possa sempre sapere di cosa ha bisogno l'Esercito. (Elenco posto in Consiglio dal Sergente quindi).


Gli incarichi operativi

Nel momento in cui i militari sono mobilitati dal Capitano per una missione essi possono costituire IG un gruppo armato. Il comando della missione può essere delegato ad un Maresciallo qualora sia di particolare importanza o altrimenti un qualsiasi altro membro del Cavalierato con il grado più elevato.
Gli stessi Cavalieri Comandanti e il Capitano potranno essere posti a capo di un gruppo armato IG.
I gruppi armati durante la mobilitazione in caso di guerra dovranno essere composti da militari appartenenti allo stesso Battaglione.
All’interno del gruppo armato, il capo di esso assume un grado operativo, che gli permette di dare ordine anche ad un eventuale suo pari grado mobilitato all’interno del suo stesso gruppo armato.
Colui che è a capo del gruppo armato (esercito IG) assume il grado di Capitano di Brigata.

Nel caso in cui venga costituita un’armata In Game (possono farla solo i livello 3 che abbiano scelto la via della Guerra), colui che viene posto a capo di questa armata assume il grado di Capitano di Armata.


Missioni e Rapporti

Parte dei membri dell’esercito possono essere mobilitati per compiere missioni specifiche di controllo, contenimento di briganti o spionaggio nelle varie città o nodi del ducato e all’esterno. Alcune di queste missioni potrebbero essere considerate segrete con un certo livello di riservatezza.
Per ogni missione intrapresa, il comandante dovrà fare rapporto tramite missiva IG al Sergente o Capitano di quanto accaduto almeno una volta ogni due o tre giorni di servizio e sarà suo compito gestire i vari membri del suo gruppo operativo comunicando i vari ordini sempre tramite missiva. A missione conclusa verranno raccolti ed archiviati i vari rapporti nell’Archivio Operativo dell’Esercito.



III. Il reclutamento dei militari


Articolo 3-1 - dei Giuramenti

Per diventare militare occorre essere di livello uno e bisogna prestare il seguente giuramento allo Stato Maggiore:


GIURAMENTO DI LEALTÀ
Io, __________________________, giuro solennemente di servire sempre il Ducato, sacrificando, se necessario, la mia vita per la sua difesa.
Giuro di servire fedelmente, lealmente, e in buona fede il Duca di Milano. Giuro di rispettare la gerarchia militare e di obbedire agli ordini dati dai miei superiori.



GIURAMENTO DEL SEGRETO
Io, __________________________, giuro solennemente che, salvo autorizzazione regolarmente concessa, non rivelerò né comunicherò ad alcuno che non ne abbia legittimamente diritto le informazioni che verranno a mia conoscenza o che otterrò in ragione delle mie funzioni presso l’Esercito del Ducato di Milano.


Articolo 3-2 - del Reclutamento

Il reclutamento si fa tramite una richiesta al Comandante del Battaglione della città di residenza, il quale, una volta constatati i requisiti del richiedente e la sua presenza/attività, inoltrerà la domanda al Sergente e invierà la recluta al castello per il riconoscimento e registrazione.
Ogni componente dello Stato Maggiore potrà, fornendo le dovute motivazioni, annullare in seguito la decisione del Sergente di aver accettato la candidatura di un richiedente. Il grado massimo che si può ottenere al momento dell'arruolamento è quello di Armigero, qualunque siano i punti forza posseduti.
E' possibile sospendere o riprendere il periodo di reclutamento a discrezione del Capitano.
Tutti coloro che sono reclutati devono avere un casellario giudiziale privo di qualsiasi condanna di Tradimento o di Alto Tradimento, prestare i giuramenti dinnanzi ad Aristotele e devono impegnarsi a rispettare gli articoli della Carta dell'Esercito.


Articolo 3-2/2 - del Limite ai Reclutamenti

Vengono scelti dei numeri massimi per i reclutamenti nelle varie città al fine di impegnare il Comandante del Battaglione in una scelta "qualitativa" delle reclute e permettere ai soldati di "fare gruppo".
Inoltre una volta a regime l'organizzazione sarà molto più lineare, si avrà sempre la situazione sott'occhio senza grossi cambiamenti di organico nel lungo periodo.

Limitazioni vigenti:

Soldati 20, per la Capitale Milano e per le città di confine (Alessandria, Fornovo, Parma).
Soldati 15, per le altre città (Como, Lodi, Novara, Pavia, Piacenza).

Il Contingente Alpino avrebbe 50 soldati.
Il Contingente Lombardo avrebbe 50 soldati.
Il Contingente Emiliano avrebbe 55 soldati.

L'Esercito del Ducato di Milano avrebbe in totale 155 soldati.


Articolo 3-3 - dello Scioglimento dei Giuramenti

Ogni militare può lasciare l'Esercito sciogliendo i suoi giuramenti e il vincolo che lo lega al Ducato comunicandone l'intenzione in via ufficiale, quindi scritta, al Capitano dell'Esercito o in alternativa al Sergente. La richiesta può essere respinta e posticipata in caso di Stato di Allerta o Stato di Guerra. Chiunque non rispetti questa procedura verrà perseguitato come Traditore e quindi nemico del Ducato. [quindi con possibili eventuali prospettive GdR che tanto piacciono...]



IV. I doveri e diritti fondamentali


Articolo 4-1 - della Gerarchia

Un militare deve sempre rispettare la gerarchia militare e rivolgersi ai suoi superiori in maniera adeguata nei contesti ufficiali e pubblici.

Articolo 4-2 - dell'Obbedienza

Un militare deve sempre obbedire ad un ordine proveniente da un suo superiore se in forma scritta e ufficiale. In caso riceva ordini discordanti da più persone e non vi sia modo di chiedere ulteriori spiegazioni, egli obbedirà al più alto in grado.
Se riceve un ordine che disobbedisce alla legge, egli deve conformarsi se l’ordine è firmato e controfirmato dallo Stato Maggiore. Se l’ordine è orale e non proviene dallo Stato Maggiore egli si deve rifiutare o ne subirà personalmente le conseguenze.

Articolo 4-3 - della Disposizione

In caso di Stato d'Allerta, un militare deve essere pronto a partire in qualsiasi momento dall’istante in cui ha ricevuto il suo ordine di mobilitazione, per questo motivo non potrà compiere azioni di alcun tipo (lavorare, esercitare la professione, pescare, raccogliere …) se non a fine giornata quando sarà ormai palese che per quel giorno non si è reso necessario il suo apporto.

Articolo 4-4 - dell'Esonero dal servizio

Un militare che ricopra ruoli amministrativi di rilevanza nelle città del Ducato o nel Consiglio, può essere esonerato dall'ordine di mobilitazione per poter continuare a occuparsi del suo lavoro se risultasse altrimenti impossibile da svolgere.

Articolo 4-5 - del Segreto Militare

Un militare non deve mai trasmettere informazioni confidenziali riguardanti l'organizzazione dell'Esercito e la sua "forza", numero dei componenti, ordini o direttive prese. Non si devono comunicare ad "estranei" anche tutte le proposte in discussione nel forum del Castello, fino a loro approvazione da parte dello SM o del Consiglio.

Articolo 4-6 - della Responsabilità individuale

Un militare ha il dovere di tenersi informato e mantenere controllate le sezioni riguardanti il suo battaglione e il contingente, oltre che la sezione generale del forum del Castello dedicato all'Esercito, senza aspettare che sia indirizzato dal suo comandante. La mancata frequentazione del forum, e la conseguente mancanza di aggiornamenti relativi all’Esercito del Ducato di Milano, non saranno tollerati soprattutto nel caso in cui impediscano al soldato di svolgere le proprie mansioni e di compiere il proprio dovere.
Nel caso in cui si venga a conoscenza di notizie/dati/eventi/avvistamenti di possibile interesse per l'Esercito e la sicurezza del Ducato, ogni militare ha in dovere di avvisare i suoi superiori o direttamente lo SM in via ufficiale. Informazioni ufficiali volutamente falsificate e/o fuorvianti potrebbero portare a provvedimenti anche gravi nei riguardi dell'informatore. Lo SM si riserva il diritto di giudicare la validità di tali informazioni.

Articolo 4-7 - del Comando

Ogni Comandante di Battaglione deve tenersi informato presso il proprio Comandante di Contingente (Maresciallo) in maniera periodica, in via non ufficiale, e a sua volta deve informare i propri soldati circa eventuali ordini o chiarimenti.
E' diritto e dovere dei comandanti creare e gestire i gruppi armati o reggimenti di appartenenza dell'Esercito nelle proprie città, nel numero e nei modi che ritengono opportuni. Ogni creazione o modifica deve essere comunicata in via ufficiale al Capitano e poi archiviata.
E' dovere dei Comandanti di Battaglione controllare e segnalare arrivi "sospetti" nella propria città o nodo di controllo. E' possibile agire d'iniziativa per la difesa della città d'appartenenza in maniera preventiva, qualora mancassero organi di controllo volontario.
E' diritto dei comandanti riprendere disciplinarmente i propri soldati in via ufficiale o meno. Può scegliere, a seconda della gravità, di fare rapporto e comunicare quanto avvenuto allo SM, il quale prenderà provvedimenti.

Articolo 4-8 - della Licenza

E' diritto di ogni militare avere un periodo di riposo/viaggio/assenza forzata/ecc... E' dovere comunicare tale intenzione nell'apposito spazio indicando il motivo, la data di inizio e la durata della licenza. Sono esonerati da questo obbligo Capitano e Sergente i quali possono spostarsi liberamente per il Ducato e i Marescialli se compiono spostamenti tra le città del proprio Contingente.
Lo SM si riserva la possibilità di respingere la licenza nei casi di Stato di Allerta qualora la richiesta sia stata fatta per futili motivi (es. commercio, viaggio di piacere). Lo SM si riserva altresì la possibilità di allertare i propri soldati anche durante il periodo di licenza, in qualsiasi città del Ducato di Milano essi si trovino, in modo che possano essere di supporto al Battaglione del luogo.

Articolo 4-9 - della Comunicazione

E' dovere di ogni militare, in particolare per i comandanti, prestare attenzione ai modi con cui si redigono i rapporti e le comunicazioni ufficiali. Esistono modelli standard a cui riferirsi.

Articolo 4-10 - dell'Esternazione del pensiero politico

E' fatto divieto per tutti i militari di intavolare discussioni politiche di qualsiasi genere all'interno del forum del Castello o utilizzare l'elenco dei soldati per fini elettorali. L'Esercito è uno strumento al servizio del Ducato e deve restare fuori dalla politica.

Articolo 4-11 - dell'Accusa

E' diritto di ogni militare, in presenza di prove irrefutabili considerate come tali, rivolgersi all'Assemblea Aulica del Cavalierato per portare un'accusa verso un altro componente dell'Esercito, di grado qualsiasi. Sta all'Assemblea decidere di intervenire nei modi e nei tempi che ritiene più opportuni.

Articolo 4-12 - delle Paghe

E' diritto di ogni militare ricevere una paga in seguito alla mobilitazione. Il calcolo della paga spetta ai comandanti dei reggimenti o dei gruppi armati. Questi dovranno comunicare tramite rapporto ufficiale allo SM, l’ammontare della paga per ogni soldato nel modo più dettagliato possibile, riportando i giorni di mobilitazione compresi di viaggio. La paga sarà di:

19 ducati oppure 13 ducati + un pezzo di pane al giorno per i membri della Truppa.

21 ducati oppure 15 ducati + un pezzo di pane al giorno per i membri del Cavalierato.

Articolo 4-13 - della Condanna

Ogni militare che trasgredisce ad un qualunque articolo della Carta dell'Esercito, può essere oggetto di provvedimenti o condanne che variano dal semplice richiamo fino a processi per Alto Tradimento.
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